Hai già un sito e non sai se lo stai sviluppando nel modo giusto? Sei curioso di sapere quante persone lo visitano, a che ora, dove e perché? Con Google Analytics tutto questo non sarà più un mistero.
Se non ne hai ancora sentito parlare oppure se sai già cos’è ma non ti sei mai azzardato ad utilizzarlo, questo articolo fa per te! Perciò meglio non sprecare questa opportunità.
Di seguito ti introdurrò al mondo dell’analisi dati per web, detto anche web analysis, in maniera semplice ed efficace e ti spiegherò come sfruttare al massimo le potenzialità di questo tool targato Google.
Perché sceglierlo?
Ormai non è più un taboo dichiarare che qualsiasi nostra conversazione, chiamata, ricerca fatta da cellulare o da computer sia tracciata e registrata. Esserne a conoscenza, molte volte ci infastidisce o addirittura ci spaventa.
Supponiamo, però, i che dati tracciati servano a tenere sotto controllo il tuo sito: non hai mai pensato che in questo modo sarebbe tutto più facile?
È qui che Google Analytics interviene in tuo aiuto.
Una piattaforma versatile, semplice e gratuita che permette in tempo reale di:
- monitorare le visite e l’andamento generale del tuo sito;
- studiare la riuscita delle tue strategie di digital marketing o di SEO;
- analizzare le tue campagne sul web (p.es. AdWords).
In sostanza, collegando il tuo sito a Google Analytics puoi vedere qual è il tuo pubblico, quali sono le pagine più cliccate e molto altro ancora. Senza dubbio inizialmente ti toccherà dedicare un po’ di tempo alla sincronizzazione del tuo account, dopo di che tutto sarà in discesa; di seguito procederò a spiegarti in modo più pratico come utilizzare questa piattaforma.
Come funziona
Il primo passo da fare, come precedente accennato, è entrare a far parte della community di Google. Per accedere alla piattaforma è sufficiente, infatti, che tu possieda un account Google. In caso contrario, basterà compilare tutti i dati richiesti e creare un nuovo profilo. Non starò qui ad elencarti tutti gli ulteriori passi da seguire perché sono abbastanza immediati e facili da capire: seguono semplicemente il classico processo di realizzazione di un account che puoi trovare su qualunque tutorial online. Attento però a non incorrere in tutorial poco accreditati!
Sei riuscito a creare l’account e a registrarti? Bene, ora dovresti avere a disposizione un ID ed un codice HTML di monitoraggio. A questo punto hai a disposizione tre alternative:
- inserire il codice all’inizio tag body del tuo sito;
- utilizzare Tag Manager inserendo l’ID nel gruppo degli attivatori;
- se utilizzi WordPress, scaricare un plug-in per gestire l’inserimento dell’ID in Tag Manager o direttamente di Analytics
In questo modo, ogni volta che un utente navigherà nel tuo sito, Analytics sarà in grado, tramite l’esecuzione del codice, di ottenere i suoi dati (dispositivo dal quale accedere, città di provenienza, lingua…) e i movimenti della sua navigazione (da quale pagine proviene, su quale pagina sta navigando…).
Studia il presente
Dopo tutti questi preamboli, a questo punto sarai curioso di sapere se il tuo sito sta dando i suoi frutti. Nella schermata che ti apparirà ti salterà subito all’occhio un grafico, molto intuitivo, in cui si evidenzia l’andamento dei tuoi visitatori negli ultimi 7 giorni. Con un semplice clic potrai inoltre avere le stesse informazioni per quanto riguarda il numero delle sessioni (vale a dire delle interazioni che un utente effettua sul tuo sito in un determinato periodo di tempo; la sessione scade se l’utente non è attivo per più trenta minuti), la frequenza di rimbalzo del tuo sito, ovvero il rapporto tra le sessioni di una sola pagina divise per la totalità delle sessioni, e la durata media delle visite.
Vedi molti freccine verdi in su? Allora il tuo sito sta andando alla grande!
Scorrendo verso il basso nella home page avrai a disposizione ulteriori grafiche scelte da Analytics che rispondono a domande del tipo:
- Come acquisisci nuovi utenti?
- Quando visitano il sito i tuoi utenti?
- Dove si trovano i tuoi utenti?
- Quali sono i principali dispositivi?
E così via… Google Analytics, infatti, ti aiuta già dall’inizio ad avere un’idea generale dei parametri principali di cui costantemente dovresti tenere traccia.
Sul lato sinistro della pagina si trovano delle icone che, invece, oltre alla home page e alla personalizzazione, evidenziano i cosiddetti “rapporti“: la vera essenza del monitoraggio del tuo sito internet. Queste sezioni riassumono i dati raccolti dalla console a seconda dei gruppi di argomento.
Il rapporto che appare per primo nell’elenco si intitola “In tempo reale“. Questa funzione ti darà informazioni istantanee sui movimenti effettuati dai visitatori nel momento esatto in cui stai navigando in Google Analytics.
Eppure, contrariamente a quanto la morale comune ci ha abituati a pensare, è sempre bene voltarsi indietro prima di guardare avanti.
Dai un’occhiata al passato
Hai fatto una campagna online lo scorso mese e non sai se il tuo investimento è stato davvero ripagato? No problem! Negli altri 4 rapporti Analytics metterà a tua disposizione la possibilità di scegliere l’arco temporale che più preferisci e di verificare a posteriori i risultati ottenuti; tutto ciò esclusivamente nel caso in cui la piattaforma fosse attiva già prima della campagna. Se non è così, dovrai aspettare che trascorra del tempo prima di avere a disposizione una raccolta delle informazioni necessarie.
Avendo a disposizione i dati sarai capace di verificare autonomamente:
- le informazioni sugli utenti divisi per Panoramica, Dati demografici, Interessi, Dati Geografici, Tecnologia e quant’altro (sezione Pubblico);
- i canali attraverso i quali gli utenti raggiungono il tuo sito e l’andamento delle tue campagne (sezione Acquisizione);
- le modalità di coinvolgimento dei visitatori del sito, rappresentate dalle pagine visualizzate, dalla pagina di destinazione e da quella di uscita (sezione Comportamento);
- il raggiungimento degli obiettivi prefissati (sezione Conversioni).
A proposito di quest’ultimo punto...
Una volta che avrai chiara la visione generale dello strumento e avrai capito lo stato attuale del tuo sito, sarà giunto il momento di andare oltre: puntare sulla parte del sito che rappresenti la tua mission.
Immagina che un utente stia partecipando ad una gara di Triathlon e che ogni pagina che visita sia una delle prove che deve superare prima del traguardo. Prima dovrà nuotare, poi dovrà prendere una bici e iniziare a pedalare e, solo alla fine, potrà lasciare tutto e iniziare a correre fino all’arrivo. Sarà quindi necessario impostare degli step intermedi che ti avviseranno quando le persone avranno superato quel passaggio, cioè quando avranno attraversato una pagina e saranno arrivati a quella che tu volevi.
Nel mondo dell’analisi web queste spie sono definite obiettivi.
Obiettivi ed eventi
È più importante che un utente aggiunga prodotti sul suo carrello o che proceda al vero e proprio acquisto? Con Google Analytics potrai tenere traccia di questi due tipi di azioni in modo parallelo, anche se per il business del tuo sito assumono un valore diverso.
Introduciamo, quindi, la differenza tra gli eventi e gli obiettivi.
Il termine evento si riferisce al verificarsi di azioni di qualsiasi tipo compiute dagli utenti e associate, nel primo caso citato, all’aggiunta di prodotti nel carrello.
Una volta impostati, gli eventi possono essere visualizzati, anche real time, in una sezione del rapporto Comportamento.
Ben diverse, invece, sono tutte quelle interazioni con il sito che contribuiscono al raggiungimento di veri e propri goal – fondamentali per la riuscita della tua attività – e che sono etichettate sotto il nome di obiettivi. La caratteristica fondamentale degli obiettivi è quella di poter assegnare loro un valore economico di conversione e quindi di confrontare le performance riconducibili ad elementi diversi.
La sezione dedicata agli obiettivi si trova nel rapporto Conversioni.
Sei ancora confuso? Facciamo un altro esempio per capire meglio le differenze tra le due entità. Supponiamo che il tuo sito si occupi di noleggio di automobili: l’atto di visualizzazione della home page o il clic su un’altra pagina potrà essere associato ad un evento, mentre la compilazione del form per chiedere un preventivo sarà senza dubbio più simile ad un obiettivo.
Risulta evidente che entrambe le funzioni appena analizzate hanno la loro utilità; a questo punto sta a te distinguere quali situazioni ritieni più o meno importanti, prima di procedere nella loro implementazione.
Agisci sul futuro
Siamo arrivati al capolinea. Ora dovresti avere una visione abbastanza chiara del tuo sito: della sua storia, del suo stato attuale e dei traguardi all’orizzonte che vorresti raggiungere… eppure le funzionalità che Google Analytics offre non sono finite qui!
Nonostante tu sappia già come far diventare grande il tuo sito, questa piattaforma continuerà ad accompagnarti e a valutare tutti i tuoi piccoli passi in avanti.
Durante la fase di crescita, infatti, subentreranno in tuo supporto alcuni strumenti di personalizzazione: le dashboard. In queste aree interattive, sarai capace di proiettare una panoramica delle metriche più attinenti ai tuoi fini e ai tuoi bisogni tramite la scelta di 12 widget gratuiti. Molto spesso i risultati di questi parametri si focalizzano attorno a risultati di e-Commerce, di campagne Adwords o di ottimizzazione SEO. Se all’inizio avrai difficoltà nella scelta dei widget, non preoccuparti: ci sarà un’ampia raccolta di Dashboard Personalizzate pre-impostate e messe a tua disposizione da Google e dagli utilizzatori che hanno già sperimentato questa piattaforma.
Immaginiamo, per esempio, che il tuo sito venda abbigliamento sportivo; potrai optare per tenere traccia dei migliori prodotti per fatturato, del valore medio di ogni ordine oppure del numero di utenti che visitano il tuo sito, ma che ne escono senza acquistare nulla. Ogni elemento che riterrai opportuno tracciare, a seconda del tuo business, sarà di grande aiuto per verificare cosa piace di più ai tuoi visitatori e per pianificare ciò su cui invece dovrai lavorare ancora.
Non avere paura di puntare sempre più in alto, tantomeno ora che sei in grado di farlo anche in maniera più consapevole. Quindi non esitare a lanciarti, Google Analytics sarà il tuo paracadute!
Nella speranza che questo semplice ABC di Google Analytics sia stato di tuo interesse e risulti utile per il tuo sito, ti invito a condividerlo e a diffonderlo!