Cerca
Cerca
Close this search box.

Un buon leader non comanda, guida!

Un buon leader non comanda, guida!

Con questo articolo voglio smontare con te un luogo comune. Dobbiamo spezzare quell’equazione che lega l’essere un buon leader con l’essere un comandante autoritario. Devi sapere infatti che per essere un buon leader ciò che devi fare non è “comandare”, ma “guidare“.

“Fare grandi cose è difficile, ma guidare grandi cose è ancor più difficile”: così diceva Nietzsche, uno dei filosofi più travisati nel web. In questo caso aveva ragione: essere una grande guida non è semplice, anzi.

La struttura aziendale

Partiamo dalle basi. Un buon leader deve riuscire a creare una struttura aziendale che sia adeguata al tipo di attività di cui si occupa. Devi sapere che la struttura organizzativa è lo scheletro di un’impresa: sorregge tutte le dinamiche del gruppo di lavoro.

Per organizzare la struttura di un’azienda devi tenere a mente alcuni passaggi imprescindibili. Prima di tutto devi occuparti della divisione del lavoro. Questa decisione avviene in base alle specializzazioni delle tue risorse umane.

Una volta formata la divisione, dovrai ordinare la struttura e i ruoli cercando una una sempre migliore coordinazione del personale all’interno del processo di produzione.

Se ti sembrano difficili questi punti tecnici, beh… Devi sapere che il lavoro più duro di un leader viene successivamente.

Un buon leader come un buon venditore

Una volta ordinato e coordinato il processo di lavoro, per essere un buon leader devi riuscire a raggiungere un obiettivo, che deve diventare il target di tutta l’azienda. Ma come fare? Devi riuscire a costruire un’efficace leadership all’interno del tuo gruppo di lavoro. Per leadership intendo la capacità di un individuo di influenzare un gruppo di persone per ottenere un fine comune.

Infatti non dobbiamo mai confondere un manager con un leader: il primo “gestisce” il secondo “guida”. Se un manager pianifica, organizza e controlla, il leader deve essere fonte di ispirazione e deve saper coinvolgere emotivamente il proprio personale.

Per poter fare tutto ciò devi sempre considerare due aspetti. Prima cosa: devi monitorare costantemente la relazione che hai con i tuoi dipendenti. Mi spiego meglio: cerca di interpretare attraverso i feedback il livello di entusiasmo e motivazione all’interno del tuo gruppo.

Il secondo punto è capire come prendere e poi confrontare le proprie decisioni. Devi capire come trasformare il tuo obiettivo in quello di tutta l’azienda. Tutto il gioco sta nel modo in cui presenti la tua idea all’azienda. Devi essere un bravo “venditore”. Devi convincere, ma talvolta anche ritrattare le tue idee. Infatti non si tratta soltanto di somministrare una scelta o un obiettivo deciso: la discussione e il confronto di idee sono sempre punti fondamentali.

A questo punto credo di averti convinto che per essere un buon leader non devi essere un dittatore. Quindi perché non contribuisci con me a sfatare l’ennesimo luogo comune? Condividi questo articolo!

Se ti è piaciuto questo post Condividilo