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Crowdfunding in Italia: come funziona

Crowdfunding in Italia: come funziona

Il crowdfunding (letteralmente “farsi finanziare dalla folla”) è un fenomeno di raccolta fondi online sviluppatosi nel mondo anglossassone e sbarcato da pochi anni anche in Italia. Come funziona il crowdfunding? Più in particolare, come funziona il crowdfunding in Italia?

Come funziona

Con il crowdfunding si può finanziare di tutto: da un locale a un cd del vostro artista preferito, dai funerali ai videogiochi. Ogni idea, se considerata valida dal pubblico online, può essere finanziata.

Funziona così: un promotore lancia un’iniziativa a carattere benefico, sociale, economico o culturale. Chiede al pubblico somme di denaro per sostenerlo, spiegando nel dettaglio l’idea su siti o portali dedicati.

Esistono vari modelli di crowdfunding sui quali ci siamo già soffermati nella sezione approfondimenti del nostro blog e che sono:

  • Il crowdfunding reward-based;
  • Il crowdfunding donation-based;
  • L’equity crowdfunding.

Il crowdfunding in Italia

Il crowdfunding in Italia è un fenomeno che negli anni è andato in continua espansione.

Forse non tutti sanno che il nostro Paese è stato il primo in Europa a realizzare una regolamentazione normativa per il crowdfounding: sto parlando del cd. Decreto crescita bis D.L. n.179 del 2012, che favorì la nascita e lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali.

Rapporto restart Italia

Nel 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha commissionato il RAPPORTO RESTART ITALIA, realizzato non solo per illustrare cos’è il crowdfunding per l’Italia ma anche per dare risposte concrete su come applicarlo.

Il rapporto ha evidenziato l’importanza delle start-up innovative per il nostro Paese al fine di risollevarne l’economia ed ha attirato l’attenzione dello Stato sulla necessità di snellire la burocrazie, permettendo l’apertura di piattaforme online per la raccolta di capitale.

Piattaforme online per la raccolta di fondi in Italia

Il crowdfunding in Italia essendo nato da una regolamentazione normativa, ha dato il via a molte iniziative di start up e di portali specializzati nella raccolta fondi.

Le piattaforme di crowdfunding sono tantissime e ognuna ha la sua formula e le sue modalità. Vediamone alcune.

Alcune fra le piattaforme più note in Italia.

Kickstarter Italia: nasce all’inizio del 2018, insieme a Spagna, Austria, Belgio, Lussemburgo e Svizzera. Ad oggi all’attivo Kikcstarter conta più di 86 mila progetti proposti e circa 9 milioni di persone che insieme hanno investito qualcosa come 1,6 miliardi di euro.

La piattaforma presente in 13 diversi Paesi, ha quindi aperto le porte all’Italia e può essere utilizzata sin da subito in lingua italiana e con conto corrente italiano. Iscriversi è molto semplice e la piattaforma ti segue passo passo inviandoti nuovi dati ogni giorno. Se l’idea ha successo la percentuale di guadagno di Kickstarter è del 5%.

Produzioni dal basso: è il primo sito di crowdfunding nato in Italia nel 2005 quando ancora nel nostro paese non si sapeva nulla sulla raccolta fondi online. La piattaforma è dedicata a chi vuole proporre idee da realizzare a tocca numerosissimi campi dal teatro alla musica, da start up e business a idee green.

Le regole della piattaforma prevedono che la soglia massima prefissata inizialmente da chi ha proposto l’idea non possa essere superata. Raggiunta la quota la campagna viene chiusa con successo. E’ sempre possibile modificare la durata della raccolta fondi anche a campagna già iniziata. La percentuale richiesta è del 5%.

Crowdfunding Telecom: si chiama WITHYOUWEDO che in italiano significa “Insieme a te, facciamo” ed è una piattaforma di crowdfunding lanciata da Telecom Italia. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi e capitali da investire in idee e progetti interessanti e meritevoli.

Un’iniziativa di successo finanziata attraverso WITHYOUWEDO è stata la FAMILY MIX, un network che mette in contatto le famiglie per il babysitteraggio.

LIBERA LE TUE IDEE

Il crowdfunding al giorno d’oggi ha ottenuto un enorme successo planetario e continua a crescere. Il nostro Paese non è rimasto indietro anzi si è attivato sin da subito.

Ci sono ancora molti passi da fare per la regolamentazione del crowdfunding in Italia, soprattutto per la burocrazia e le procedure da seguire, ma siamo sulla strada giusta!

Il crowfunding apre le porte del business a tutti coloro che desiderano vedere la propria idea realizzata. Consente a chiunque di potersi far finanziare senza ricorrere alle banche.

Non è tutto! Potrai ottenere i fondi necessari anche attraverso due diverse strade: i business angels e i venture capital. Se vuoi approfondire l’argomento e conoscere a fondo queste due figure ti consiglio questo articolo.

Quello italiano è il popolo dei poeti e pensatori, quindi largo alle idee e, perché no, al guadagno.

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